La Fondatrice - Suore Serve di Maria Addolorata di Nocera

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La Fondatrice

Madre Maria Consiglia Addatis
Napoli, 5 gennaio 1845 - 11 gennaio 1900

Infanzia
 
Emilia Pasqualina nacque a Napoli, il 5 gennaio 1845 da Paolo Addatis, farmacista e Maria Luisa Burdò.  In casa la piccola respira un clima sereno, permeato dalla fede di mamma e papà: La spiritualità degli Addatis è solida e si traduce in amore concreto, incarnato nella vita quotidiana. Rimasta orfana  di entrambi i genitori, all'età di quattro anni, Emilia sperimenta un senso di abbandono e disorientamento. Le contese dei familiari  per non voler assumere l’onere della bambina, marca in Emilia il sentirsi maggiormente abbandonata e perfino rifiutata. Finalmente sarà la nonna paterna e le sorelle del papa ad accoglierla.
 
Gli anni della sua fanciullezza furono fortemente segnati dalla solitudine, dalla mancanza di affetto e le condizioni di degrado morale della società ebbero una forte ripercussione sulla sua esperienza umana e cristiana. In questa grande desolazione, la sua fede semplice, l'amore all'Eucaristia, a Maria Madre dei dolori, alla Chiesa, l'incontro con don Gabriele M. Rinonapoli, suo padre spirituale, maturarono in lei la vocazione per una missione particolare, quella di "prendersi cura" delle bambine orfane, bisognose di affetto, di pane e di cultura. Emerge sempre più chiaramente  in lei una profonda e quasi innata inclinazione a soccorrere i deboli e gli abbandonati. Questa missione che nasce dal confronto del suo dolore con il dolore di Maria, la ritroviamo in quelle semplici e impegnative parole: Siimi tu madre, regina dei dolori. Io sarò l'occhio del cieco, il piede dello zoppo, la consolatrice di quanti soffrono.
 
Una chiamata da decifrare
 
L’amore per Cristo si fa sempre più intenso.  Lascia la casa della nonna alla ricerca di una famiglia religiosa che risponda alle sue inquietudini. Prende cosi contatti con varie congregazioni e monasteri ma non riesce a trovare il suo posto. Il desiderio di consacrarsi al Signore la porta il 22 luglio 1870 a iscriversi al terz’Ordine Francescano. Nel 1872, avendo in animo di avviare una nuova fondazione, chiede il permesso alle autorità preposte, di indossare l’abito alcantarino.
 
Il 18 marzo 1872 nella casa di don Gabriele Rinonapoli, veste l’abito del Terz'Ordine Francescano Alcantarino e prende il nome di Maria Consiglia dello Spirito Santo.
 
Fondatrice
 
Spinta da un sano realismo e dalla carità, il 13 luglio 1872 con tre sue compagne, raggiunse il villaggio di Casolla in Nocera Superiore (SA) dove realizzò una stabile iniziativa a favore delle orfane. Scaturita dal suo cuore ardente di carità e come risposta a un'esigenza socio- pastorale, l'opera fu accolta benevolmente dal Vescovo mons. Raffaele Ammirante che ne approvò le Regole il 2 luglio 1874.
 
Agli inizi del 1883 la nascente comunità lasciò la residenza di Casolla per trasferirsi, con le orfanelle, a Portaromana (Nocera Sup.), Casa Madre dell'Istituto.
 
Da questa intuizione nacque la Famiglia religiosa delle Suore Serve di Maria Addolorata. Si va espandendo in varie zone della Campania e del  Molise. Le bambine accolte, ritrovano quella casa, quell’affetto, quegli elementi che sono indispensabili per un sano sviluppo e per aprirsi al futuro divenendo donne capaci di affrontare la propria vita con dignità.
 
Ancora oggi eredi e trasmettitrici, insieme a numerosi cooperatori laici, del patrimonio spirituale e apostolico di Madre Consiglia, le sue figlie continuano ad essere attente al dolore dell’umanità ed essere una presenza di misericordia e compassione.
 
Madre Maria Consiglia morì a Napoli l'11 gennaio 1900.
 
Due anni dopo la sua morte, è stato avviato il Processo sulle virtù eroiche, inizio dell'iter ancora aperto, verso il riconoscimento della santità eroica.
 
Nel 1995, nel 150° anniversario della sua nascita, i suoi resti mortali furono traslati dalla Chiesa dell'Addolorata in Napoli a Portaromana (Nocera Sup.), nel Sacrario adiacente alla Cappella della comunità di Casa Madre, dove nell'Anno giubilare 2000 è stata attivata la Casa Accoglienza a lei dedicata.
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